Secondo la concezione hindu, nel suo significato più generale prana è il principio vitale, la cui funzione più manifesta e concreta è la respirazione in quanto azione fisica. Quando la respirazione cessa, anche la vita cessa, per cui, viene detto, la durata della vita dipende dal prana.
Nel corso del seminario di sabato 1° dicembre dedicato al Pranayama conosceremo le cinque funzioni principali del ‘prana individuale’. Nella parte pratica, oltre a movimenti e posizioni, si praticheranno esercizi respiratori di purificazione e di espansione.
Vi sono un prana cosmico e un prana individuale: il prana cosmico è il ritmo macrocosmico che genera, muove e dissolve l’universo, è il prana come causa dell’universo e della vita degli esseri. Il prana individuale è il principio vitale ce si manifesta nel corpo in vari modi, ed è chiamato con nomi diversi a seconda delle funzioni che svolge.
Nella filosofia indiana il respiro ha sempre avuto il significato di ‘soffio vitale’. L’associazione del respiro con la vita ha portato alla convinzione che, aumentandone la circolazione e la durata, si potesse ottenere un corpo in buona salute e un prolungamento della vita.
Il pranayama (da prana e ayama, che significa ‘lunghezza’, ‘elevazione’, ‘estensione’, ‘espansione’) è quindi quel procedimento grazie al quale si ottiene l’estensione, il rafforzamento e lo sviluppo del ‘soffio vitale’, ovvero del prana, e delle sue funzioni al fine di ottenere, appunto, buona salute e vita più lunga.
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