Con il mese di marzo arrivano due buone notizie: torna la primavera e cambia la nostra pratica Yoga!
Prosegue il percorso de Le Magnifiche Venti, un approfondimento lungo dodici mesi che nasce da una domanda molto semplice: “ma è proprio vero che lo Yoga fa bene?”
La risposta non è scontata come sembra! Per questo non solo ci occorreranno dodici mesi per poter arrivare – chissà? – ad avere una risposta, ma nel frattempo avremo modo di esplorare e conoscere a fondo l’anatomia funzionale di venti magnifiche posizioni Yoga, scelte con accuratezza per la loro completezza e complessità, che – badate bene – non è necessariamente sinonimo di difficoltà, così come la semplicità di alcune di queste non si traduce necessariamente con facilità di esecuzione.
Non è un caso poi se abbiamo nominato la primavera: le quattro posizioni Yoga che andremo ad esplorare nei mesi di marzo e aprile e attorno a cui ruoteranno le pratiche di questi due mesi, sono state scelte anche tenendo a mente di questo “piccolo” dettaglio. Il risveglio della natura non è cosa da poco e nonostante spesso ce lo si dimentichi, anche noi esseri umani ne facciamo parte!
Di seguito un breve approfondimento sulle Magnifiche Quattro dei mesi di marzo e aprile, in cui è possibile consttare quanti e quali muscoli vengano stimolati nell’esecuzione di questi soli quattro asana.
Maggiori informazioni sulle posizioni si trovano come al solito nelle dispense che vengono distrtibuite ad inizio mese durante le lezioni Yoga:
Natarajasana – Posizione del Dio della danza
Nella posizione si combinano sia l’estensione indietro che il bilanciamento su una gamba, due azioni che rendono Natarajasana una posizione di livello avanzato. Quando ci si appoggia solo su una gamba si attivano automaticamente i muscoli adduttori dell’anca (tensore della fascia lata e gluteo medio). […] Nella gamba di appoggio, inoltre, si attiva lo psoas, si contraggono i quadricipiti, i peronei lungo e breve, il tibiale posteriore e i flessori delle dita.[…] Per sollevare la gamba posteriore occorre l’attivazione combinata degli ischiocrurali e del grande gluteo. Nell’arcuare la schiena si attiva l’erettore della spina dorsale e il quadrato dei lombi. L’impegno del braccio per sollevare il piede determina l’attivazione dei tricipiti, deltoidi e muscoli della spalla. Nell’estensione della gamba sollevata si allungano lo psoas, il pettineo, il sartorio e i quadricipiti, mentre nel tronco si ha l’allungamento del gran dorsale, grande rotondo, piccolo pettorale e deltoide posteriore.
Vasisthasana – Posizione del saggio Vasistha
Vasisthasana è una posizione di bilanciamento su di un braccio apparentemente facile dato che non richiede una particolare flessibilità. In realtà è una posizione di difficile esecuzione che richiede equilibrio e un profondo impegno di muscoli profondi come il piccolo pettorale, obliquo interno, trasverso dell’addome, psoas, iliaco, quadrato dei lombi, piccolo gluteo. Inoltre vengono rinforzati i muscoli superficiali e profondi della spalla e gli stabilizzatori del gomito e del polso.
Marici-asana III – Posizione del saggio Marici III
Marici-asana III è una posizione complessa che coinvolge diverse articolazioni (anche, ginocchia, spalle, gomiti e polsi), ogni sua parte forma un capitolo della forma completa. Le posizioni di torsione connettono lo scheletro appendicolare superiore e inferiore (braccia e gambe) per ruotare lo scheletro assiale (colonna vertebrale, cranio e gabbia toracica). Ciò coinvolge i muscoli rotatori spinali che connettono una vertebra all’altra, l’erettore della spina dorsale che si estende dal sacro all’occipite, il quadrato dei lombi e la muscolatura addominale.
Jathara Parivartanasana – Torsione del ventre parziale
In questa posizione la testa, le spalle e il torace ruotano da un lato, mentre il bacino e la parte inferiore del corpo ruotano dall’altro. L’anca della gamba che attraversa il corpo si adduce e ruota internamente il che impegna i muscoli adduttori lungo la parte interna della coscia mentre si allungano gli antagonisti che includono il grande e medio gluteo, il tensore della fascia lata e gli ischiocrurali. L’anca della gamba sul pavimento si estende e ruota internamente impegnando il grande adduttore e il quadricipite. Il tronco ruota impegnando l’erettore della spina dorsale e il quadrato dei lombi, il trapezio mediano e i romboidi portano le scapole verso la spina dorsale per aprire il torace e allungare il grande pettorale.