Yoga Cosmico: ‘anvedi quanto sei bella!

Il prossimo pianeta che andremo a visitare con il programma Yoga 2019 del Centro Ray dedicato al cosmo sarà quello abitato dalla dea dell’amore, Venere! D’altronde febbraio è anche il mese di San Valentino..che volete farci: siamo dei romantici…

Attenzione, poiché ci aspetta un mese piuttosto intenso, con una pratica Yoga ricca di posizioni eleganti – d’altronde Venere è anche la dea della bellezza – e spesso anche impegnativeÈ bene ricordare però che quando parliamo di posizioni impegnative non significa necessiaramente che siano difficili, né che si debba essere degli acrobati dal fisico statuario per eseguirle. Molti asana dello Yoga, seppur semplici all’apparenza, richiedono molta concentrazione e cura nell’essere eseguiti, sia perché spesso impegnano – appunto – grandi fasce muscolari, sia perché una scorretta esecuzione potrebbe non avere alcun effetto o peggio, recare danno al nostro fisico.

Qualche cenno sul pianeta che ha ispirato la pratica Yoga del mese di febbraio.
Cominciamo con il dire che le corrispondenze fisiche del pianeta Venere sono il collo, la circolazione venosa e i reni, pertanto sarà proprio su queste parti del nostro oragnismo che ci andremno a concentrare.
Venere è il secondo pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole. È il pianeta più luminoso nel cielo notturno, dopo la Luna, ed è visibile soltanto poco prima dell’alba verso est, e subito dopo il tramonto verso ovest.

Conosciuto già nella preistoria, Venere fu osservato da tutte le culture antiche come simbolo della Grande Madre, principio universale femminile, cui furono dati svariati nomi secondo le tradizioni. Si chiamava Astoreth per i Fenici, Isthar in Mesopotamia, Astarte per i Semiti, Afrodite per i Greci.
Se per le culture occidentali Venere è sempre rappresentata da una donna, non è così invece nell’antica astrologia indiana. Nei Veda infatti, il pianeta Venere è noto come Sukra, ”Lo Splendente”, ma anche come Usanas o Bhargava.

Secondo la tradizione Sukra era figlio di un rsi e divenne il sacerdote delle tribù indigene, Dasya, rappresentandole nelle loro dispute con i sacerdoti Arya più fanatici. Quando i costumi indigeni entrarono in netto contrasto con quelli degli Arii, i sacerdoti richiesero l’intervento degli Dei i quali delegarono Brhaspati a rappresentarli. Seguirono vari scontri con perdite da entrambe le parti, ma i caduti Dasya venivano riportati in vita da Sukra esperto nella scienza della ri-vivificazione, che invece Brhaspati ignorava del tutto.

Altre informazioni sul pianeta Venere nonché sulle posizioni Yoga di questo mese, si trovano nella dispensa a disposizione di tutti i soci del Centro Ray, assieme alla scheda che illustra tutti gli asana della pratica mensile.

 

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