Lasciamo i feroci animali che ci hanno condotto nella pratica di settembre per cominciare un nuovo mese del nostro Bestiario Yoga con due animali che da sempre accompagnano gli uomini: il cane e il cavallo.
Come sempre andremo a scoprire alcuni dei miti e delle leggende che riguardano questi nostri amici a quattro zampe (perdonateci l’espressione abusata!). Conosceremo il racconto tratto dal Mahabaratha su Yudhisthira che, pur di non lasciare il suo fedele amico, rifiuta di andare in paradiso; scopriremo poi il valore del cavallo, simbolo del potere dell’aristocrazia e il mito di Pegaso, il destriero alato con cui Bellorofonte sconfisse la Chimera.
Cani e cavalli naturalmente ci accompagneranno anche nel corso della nostra pratica Yoga: eccovi alcuni esempi degli asana che andremo a sperimentare.
Vatayanasana – Posizione del cavallo
Effetti: elasticizza le articolazioni di caviglia, ginocchio e anca. Potenzia l’equilibrio e la stabilità.
“La posizione del cavallo permette rapidi progressi” (H. Sarma)
Adho Mukha Svanasana – Posizione del cane che si stira con la faccia in giù
Effetti: esercita una trazione su tutta la colonna vertebrale allineandola, allunga i tendini e i muscoli delle gambe, rinvigorisce i muscoli addominali.
“Questa posizione ringiovanisce le cellule del cervello, attenua la fatica, rallenta i battiti del cuore, distende la mente.” (B.K.S.Iyengar)
Urdhva Mukha Svanasana – Cane che si stira con la faccia in su
Effetti: rinforza tutta la muscolatura, migliora la postura, ravviva la circolazione sanguigna.