A giugno si concluderà il programma 2015-2016 del Centro Ray LoYoga Incontra i Numeri e non a caso questo mese di pratica yoga avrà come punto di riferimento il numero zero, ovvero il completamento (nella foto: uno Zero incompleto)
Lo zero simboleggia il vuoto, il nulla, il mistero, la morte, ma anche l’eternità o l’essenza della realtà, la totalità, l’uovo cosmico. Pitagora affermava che contenesse tutte le cose. In sanscrito il termine privilegiato per designare lo zero è Śunya che significa letteralmente “vuoto”. Ma il concetto di vuoto esisteva in India già molto prima della scoperta della numerazione decimale di posizione, essendo il termine filosofico concepito come il simbolo del Brahman, la Matrice del Tutto e del Nulla.
Simboli numerici sanscriti associati allo zero
Akaśa – Etere, Elemento che penetra tutto, Spazio
Si tratta dello spazio, inteso come il “vuoto” che esclude qualsiasi presenza di cose materiali, lo spazio immutabile ed eterno che si sottrae a qualsiasi descrizione. Ma nel pensiero indiano l’etere non è solo il vuoto, è anche e soprattutto il più sottile dei cinque elementi. L’ Akaśa è privo di sostanza, ma in quanto etere, viene considerato la condizione di ogni estensione corporea e il ricettacolo di qualsiasi materia che si manifesta in forma di uno degli altri quattro elementi (aria, acqua, fuoco, terra).
Ananta – Infinito
Nella mitologia indiana l’Ananta è l’immenso serpente dalle mille teste che simboleggia l’eternità e l’immensità dello spazio. Viene rappresentato mentre galleggia sulle acque primordiali e su di esso giace il dio Visnu che si riposa nell’intervallo fra due creazioni del mondo.
Gagama – Volta celeste, Firmamento
La simbologia con il numero zero è spiegata dal fatto che il cielo corriponde al “vuoto”.