Nello Yoga come nella vita la rigidità va a braccetto con la debolezza. Guardacaso il programma Yoga del Centro Ray di aprile affronterà proprio questi argomenti, o meglio il loro esatto opposto ovvero la forza dell’elasticità! Non per niente il numero otto, che è il protagonista di questo mese con il suo portamento – stabile, piantato, ma allo stesso tempo sinuoso – ha una forma che ispira entrambe queste caratteristiche.
Il numero otto è considerato emblema di equilibrio cosmico e simbolo di rinnovamento, rinascita e beatitudine. Nel Buddhismo la “quarta nobile verità” che il Buddha predicò nel suo Primo Sermone, riguarda la via per eliminare la sofferenza che consiste nell’ottuplice sentiero: retta visione, retta intenzione, retta parola, retta azione, retto modo di vivere, retto sforzo, retta presenza mentale e retta concentrazione.
Come al solito affronteremo assieme durante il corso le asana che formano la pratica Yoga di questo mese, intanto qui di seguito potete scoprire alcuni simboli sanscriti a cui è legato il numero otto.
Lokapala – Guardiano degli orizzonti
Si riferisce alle otto divinità della mitologia indiana, poste a guardia degli otto orizzonti dello spazio: i quattro punti cardinali e i quattro punti intermedi. I custodi degli orizzonti vengono rappresentati come guerrieri in armatura montati su elefanti e con un serpente come difensore. Questi guerrieri sono Indra, Agni, Yama, Surya, Varuna, Kubera, Vayu e Soma.
Asta diggaja – Otto elefanti
Si riferisce agli otto elefanti che sostengono e proteggono le otto regioni del mondo.
Ahi – Il serpente delle profondità
Altro nome del serpente Vrtra, il demone della siccità e oscurità, che avvolge il mondo nelle sue spire e assorbe l’acqua. È il simbolo della lotta fra caos e ordine che ha luogo prima di ogni creazione. Negli inni del Rgveda viene celebrata la titanica lotta fra il dio Indra e Vrtra.
Astadanda – Otto parti
Si riferisce alle otto parti del corpo che si utilizzano quando si procede ad un atto di prosternazione: testa, petto, le due mani, le due ginocchia e i due piedi.