Il Programma Yoga del Centro Ray “Dall’uno allo zero” prosegue nel mese di dicembre con una pratica che si basa interamente sul numero quattro.
Il numero quattro si ricollega ai simboli del quadrato e della croce, quindi ha in sé il significato di solidità, ordine, giustizia, pienezza, totalità e universalità. Nei raggruppamenti quaternari rappresenta le stagioni, gli elementi, i punti cardinali, le fasi lunari ecc. Le dodici tribù di Israele erano raggruppate sotto quattro emblemi; l’uomo, il leone, il toro e l’aquila, che divennero, in seguito, gli emblemi dei quattro evangelisti.
Di seguito alcuni dei simboli numerici sanscriti a cui è associato il numero quattro, che come ogni mese determineranno anche le asana che si andranno ad affrontare nel corso delle prossime settimane. Quali saranno però le asana del mese lo scoprirete solo nel corso delle lezioni!
Irya – Posizione
Si riferisce alle quattro posizioni principali del corpo umano; eretta, seduta, supina e prona.
Jala – Acqua
Sinonimo di Apa. La simbologia si spiega tramite la dottrina brahmanica del tutto simile a quella dei filosofi dell’antica Grecia. Secondo tale dottrina i diversi fenomeni della vita sono riconducibili alle manifestazioni degli elementi che costituiscono l’essenza delle forze della Natura, che realizza la propria opera di generazione e distruzione per mezzo di essi: l’acqua, l’aria, il fuoco e la terra. Ognuno di essi deriva dalla combinazione di due qualità: l’acqua procede dal freddo e dall’umido, l’aria dall’umido e dal caldo, il fuoco dal caldo e dal secco e la terra dal secco e dal freddo. Ogni elemento rappresenta uno stato della materia: liquido, gassoso, igneo e solido. Ad ognuno di essei viene assimilato un insieme di condizioni secondo la concezione evolutiva per cui lo svolgimento del ciclo vitale inizia con l’acqua per terminare con la terra. Si hanno così gli ordini quaternari della natura, dei temperamenti e della tappe della vita: inverno, primavera, estate, autunno; flemmatico, sanguigno, bilioso, collerico; infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia.
Yuga – Periodo
E’ il nome generico dato ai cicli cosmici. Secondo la cosmogonia e astronomia indiana, il Mahayuga (grande periodo), della durata di 4.320.000 anni, è diviso in quattro epoche successive chiamate rispettivamente: kritayuga ( o satyayuga), tretayuga, dvaparayuga e kaliyuga. La prima epoca, kritayuga, è considerata l’età dell’oro. In tale epoca gli uomini godono di vita lunga, saggezza e spiritualità. Segue il tretayuga, l’epoca nella quale gli uomini vivono per tre quarti della loro vita e dove compare il vizio così che la rettitudine si riduce di un quarto. Il dvaparayuga è l’epoca in cui le forze del Male si bilanciano con quelle del Bene, la virtù, la rettitudine, la spiritualità e la durata della vita si riducono della metà. Infine il kaliyuga, età del ferro e considerata l’epoca attuale, è quella in cui l’umanità è travolta dai conflitti, dall’ignoranza, dal vizio e dalle malattie. Le forze del Male trionfano su quelle del Bene, gli uomini vivono solo un quarto della loro vita. Si ritiene che quest’epoca sia iniziata nel 3101 a. C., dovrebbe durare 1200 anni “divini” (432.000 anni) per poi concludersi con un Pralaya, o distruzione.