Preparatevi a ruggire con la pratica Yoga di ottobre!

leone yogaNell’ambito del programma annuale Ottantaquattro volte Yoga durante la pratica del mese di ottobre andremo ancora una volta ad esplorare le asana legate al mondo degli animali.
Preparatevi quindi a volare, strisciare, pungere e perfino a ruggire!

Di seguito un piccolo assaggio di ciò che ci aspetta.

Kukkutasana- Kukkuta: “gallo”. Posizione del gallo

Il gallo è l’animale sacro a Karttkeya, dio della guerra. Appare sul suo stendardo e simboleggia il sole che tramonta e quindi il potere del tempo. Il canto del gallo è simbolo del passaggio dall’ombra della vita materiale alla luce di quella spirituale.

Ecco una fiaba popolare che racconta perchè il gallo canta la mattina.
Da ragazzo Yama, dio della morte, era maleducato ed arrogante. Un giorno, Surya (il sole), suo padre, chiese alla domestica Chaya di portargli Yama. La donna trovò il ragazzo che giocava con il suo piccolo bufalo: “Tuo padre ti vuole” gli disse. Yama fece finta di non sentire costringendo Chaya a ripetere più volte la richiesta, finchè, esasperata, allontanò il bufalo per costringere Yama a prestarle attenzione. Per reazione Yama colpì la donna con un potente calcio, Chaya cadde a terra e fu così offesa dall’insolenza del ragazzo che gli scagliò contro una terribile maledizione: “Devi essere punito. D’ora in poi la gamba con cui mi hai colpita sarà ricoperta di piaghe purulente e divorata dai vermi. Questo ti insegnerà a trattare meglio gli altri.” Con orrore di Yama la gamba cominciò a pizzicare e a dolere fino a che si riempì di minuscole larve emanando un odore terribile. Surya, non vedendo arrivare il figlio, decise di andare a vedere cosa stava succedendo e quando vide la gamba del ragazzo, comprese tutto all’istante. Yama piangeva disperato al che il padre gli chiese: ”Ti comporterai meglio d’ora in avanti?”. Yama, che aveva davvero imparato la lezione, disse di sì, allora Surya decretò: ”Durante il giorno la tua gamba sarà sana ma quando me ne andrò a dormire riprenderà a marcire. Eccoti dunque un gallo che beccherà vermi e larve, alleviandoti il dolore.” Ogni notte mentre Surya dormiva il gallo compariva accanto a Yama per tenergli pulita la gamba, poi, dopo aver lavorato tutta la notte, cantava. A quel punto il sole spuntava e la gamba di Yama guariva nuovamente.

Simhasana- Simha: “leone”. Posizione del leone.

Il leone, simbolo di forza e potenza ma anche di protezione, è l’animale della dea nel suo aspetto distruttivo. La forza del leone si manifesta in Narasimha, la quarta incarnazione di Visnu.

Quando il demone Hiranyakasipu scoprì che il suo gemello era stato ucciso da Visnu, decise di procurarsi un dono divino al fine di diventare indistruttibile e poter annientare tutti gli dei compreso Visnu. Cominciò quindi una lunga penitenza rivolta a Brahma. Il dio, compiaciuto da tanta devozione, gli offrì una ricompensa. Hiranyakasipu chiese: “Concedimi di non essere distrutto né da uomo né da animale, né in luogo aperto né in uno chiuso, né di giorno né di notte, né con veleno né con un’arma.” Brahma concesse la grazia richiesta e Hiranyakasipu, sicuro che ora nessuno avrebbe potuto sconfiggerlo, cominciò la sua guerra contro gli dei scacciandoli dai cieli. Hiranyakasipu aveva un figlio, Prahlada, che amava moltissimo, ma un giorno si accorse che il ragazzo era devoto a Visnu. Tentò in ogni modo di dissuaderlo ma senza risultato e allora ne decretò la morte accusandolo di tradimento, ma nonostante i continui tentativi, il figlio riusciva a schivare la morte. Hiranyakasipu, infuriato, chiese a Prahlada: ”Com’è possibile che sei riuscito a salvarti ogni volta che ho tentato di ucciderti?” e Prahlada rispose ”Perchè Visnu mi ha salvato, Visnu è in ogni luogo”.“Cosa intendi dire in ogni luogo?” replicò Hiranyakasipu e, indicando un pilastro di cristallo nel palazzo chiese: “Visnu si trova anche dentro questo pilastro?” e tirò un gran calcio al pilastro. Il pilastro immediatamente si aprì ed emerse una strana creatura, Narasimha, mezzo uomo e mezzo leone. Narasimha afferrò Hiranyakasipu e lo trascinò sulla soglia del palazzo nel punto esatto per non essere né all’interno né all’esterno. Poi con i suoi artigli, che non erano né veleno né arma, al crepuscolo, che non era né di giorno né di notte, lo dilaniè. Prahlada divenne re, restituì il cielo agli dei e governò giustamente per tutta la vita.

Ustrasana- Ustra: “bufalo, cammello”. Posizione del cammello.

Ustrasana è conosciuta come posizione del cammello ma ustra significa anche bufalo. Non ci sono riferimenti mitologici o simbolici relativi al cammello mentre, al contrario, il bufalo è molto presente nella tradizione. E’ , come già detto, l’animale di Yama, rappresenta la forza indicibile ed è considerato simbolo di aggressività e testardaggine. I demoni in guerra con gli dei assumevano spesso le sembiane di bufali. Il più famoso è Mahisa, sconfitto dalla dea dopo una accanita lotta. (vedi Tappetino n.8)

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